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Storie di successo: Alessandro Sassi vince la Swift Student Challenge lanciata da Apple

Giugno 29, 2020 Martina
Alessandro Sassi vince la Swift Student Challenge di Apple

Fonte: Corriere.it

Ha solo 19 anni ma l’ambizione non gli mancaAlessandro Sassi è un ragazzo di Milano che si sta preparando ai suoi primi esami universitari. In streaming, visto il periodo, ma non per questo meno importanti per i suoi progetti. Dopo il liceo scientifico San Carlo, ha deciso di iscriversi alla facoltà di ingegneria informatica. Anche se la sua passione per la programmazione è iniziata molti anni prima e ha già prodotto dei risultati. Alessandro Sassi è uno dei 350 vincitori – da 41 Paesi – della Swift Student Challenge, la sfida dedicata agli sviluppatori più giovani che Apple ha lanciato per la sua prima WorldWide Developer Conference tutta online, che viene inaugurata il 22 giugno. Il suo progetto in Swift Playground è un gioco con grafica in Pixel Art che vede combattere due gladiatori. Uno guidato dall’utente, l’altro da un’intelligenza artificiale creata da lui: «Ho pensato a un tema poco moderno in armonia con la grafica retrò – racconta – l’obiettivo è sconfiggere il nemico con qualche difficoltà in più. Quando la barra della salute dell’avversario scende sotto una certa soglia, può chiamare dei rinforzi. Rendendo la vittoria meno scontata». Da febbraio il 19enne monitorava gli annunci per capire se la Wwdc ci sarebbe stata nonostante l’emergenza coronavirus. Poi, a inizio maggio, l’inaugurazione della Swift Student Challenge:

«Ho deciso di partecipare anche se quest’anno non era possibile vincere borse di studio per Cupertino un po’ per sfidare me stesso un po’ perché, essendo una Challenge internazionale, mi dà modo di vedere come sta cambiando la programmazione».

Alessandro Sassi, ex studente del Collegio San Carlo
La prima vittoria e il volo a Cupertino

Perché non è la prima volta che Alessandro partecipa alle sfide di Apple per la Wwdc. Si era già presentato tre anni fa, quando ancora 16enne era riuscito a vincere la Scholarship per volare a Cupertino: «Era un po’ di anni che voleva provare, poi mi sono lanciato. All’inizio non mi sembrava vero. Eravamo 350 vincitori in mezzo a migliaia di protagonisti dell’industria. C’erano persone di Instagram, di Netflix. Tutti i più grandi si ritrovavano lì», racconta con l’entusiasmo nella voce.

Il progetto dell’app per prendere appunti

Alessandro ha iniziato a studiare programmazione da solo. Prima dell’università non aveva mai frequentato nessun corso. Oltre al progetto Playground per la Scholarship alla Wwdc – un piccolo gioco – aveva però già creato un’applicazione. Si tratta di QuickNotes X, un software attraverso cui prendere appunti con l’iPhone o iPad: «Ho iniziato a lavorarci cinque anni fa smanettando un po’ con il computer. Oggi ha 200mila utenti. Ed è in continua evoluzione. Quando sono andato a Cupertino passavo da un Lab all’altro per trovare spunti. Potevo finalmente vedere cosa succede dietro le quinte, avevo la possibilità di consultare designer professionisti! Non succede tutti i giorni».

Il primo anno all’università

Alessandro oggi ha appena finito il primo anno di università. Un anno particolare. Dopo i primi mesi in cui aveva iniziato a conoscere compagni e docenti ecco che il lockdown ha cambiato tutto. Ma non le sue ambizioni: «Ho scelto di fare ingegneria informatica perché voglio ampliare le mie conoscenze nell’informatica. Lo sviluppo di app è solo una piccola parte, ma vogliono puntare sempre più in alto e allargare i miei orizzonti. Mi piace molto la tecnologia di ultima generazione e vorrei guidare lo sviluppo di qualcosa di mio». Ma intanto, prima di coronare i suoi sogni ci sono dei piccoli passaggi pratici. Gli esami estivi lo aspettano.

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